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«La prova di moralità di una società risiede in quello che essa fa per i suoi bambini.»

Aggiornamento: 15 nov 2021

Discorso presentato alla manifestazione autorizzata per il NO alla legge Covid, "Homo pandemicus - Quo vadis? 13 novembre 2021.


Noi, rappresentanti dell'Associazione GenitorInformaTi, abbiamo fatto nostra questa

massima del teologo tedesco Dietrich Bonhöffer, poiché in queste poche righe è riassunto il significato del nostro operato.


L'associazione, nata all'inizio di quest'anno, è costituita da molte persone, tutte unite

dall'amore infinito, incommensurabile, inattaccabile per i propri figli.

Chi tra voi è genitore capisce di cosa stiamo parlando.


Da ormai oltre un anno la vita dei nostri ragazzi si è trasformata: lockdown, restrizioni, mascherine, tamponi, vaccini, sono i nuovi paradigmi che accompagnano la loro vita.

Nella convinzione generale che tutte queste misure siano indispensabili per la salvaguardia

della loro salute e di quella di tutti gli esseri umani, ci siamo dimenticati il significato di salute

che, secondo la stessa OMS, è il conseguimento del completo stato di benessere fisico,

psichico e sociale.


Difendiamo la sopravvivenza del fisico dimenticandoci che l'essere umano ha anche una

psiche da cui dipende fortemente il permanere dello stato generale di salute.

Di fronte a questo, noi membri dell'associazione GenitorInformaTi, oggi, ci domandiamo

quanto stiamo realmente salvaguardando la salute dei nostri figli.

Il crescente numero di giovani ricoverati per problematiche mentali, o quello dei suicidi o dei

tentativi di suicidio, ci fanno interrogare sull'efficacia delle scelte fatte fino ad oggi e

soprattutto ci chiediamo quale generazione futura stiamo crescendo e quale qualità di vita

stiamo offrendo loro.


Li stiamo privando di tutte quelle relazioni che fanno così bene per la loro crescita come

individui singoli e sociali.

Li abbiamo catapultati in un mondo dove la paura sta sempre più allontanando gli uni dagli

altri.

La diffidenza, il sospetto, l'intolleranza la fanno da padrone.


La paura ha stretto la scuola in una morsa di regole e divieti dove la condotta dell'alunno è

valutata sul suo asservimento all'uso della mascherina; la partecipazione alle gite è regolata

dalla presentazione del lasciapassare e gli insegnanti, spogliatisi del loro ruolo di

dispensatori del sapere, hanno indossato la divisa di severi controllori che rimproverano,

minacciano e puniscono chi, nelle sette ore in classe, ogni tanto osa abbassare la

mascherina per respirare liberamente.


Con il cuore in mano colmo dell'amore che ogni genitore ha per i propri figli, tristemente

constatiamo come in questo tempo così surreale eppure così presente, i nostri ragazzi

stanno sempre più perdendo i loro spazi e sono sempre più privati di quei contatti

indispensabili per il loro sviluppo psico-fisico.


Ora noi crediamo che solo riappropriandoci della nostra mente-logica pensante potremo

risvegliare in tutti noi adulti, genitori, esseri umani, quel dubbio socratico che dice che non

esiste una verità assoluta, iniziando così a vedere le numerose contraddizioni su cui si

fondano le nuove norme di comportamento che hanno modificato così tanto le nostre vite e

soprattutto quelle dei nostri figli, prima fra tutte la necessità di mostrare un pass per svolgere

le più elementari attività sociali.


Non vogliate offendere la nostra e la vostra intelligenza con le solite frasi “Non sarà per

sempre”, “è per il nostro bene”, “E' solo un momento, poi si tornerà alla normalità” o frasi

accusatorie ancora peggiori sul senso civico e il bene della collettività.


L'unico bene assoluto e inalienabile dell'essere umano è il suo libero arbitrio, è la libertà di

scegliere secondo la propria volontà e coscienza, nella responsabilità personale.

Crediamo sia giunto il tempo in cui tutti ci riappropriamo della responsabilità del nostro agire.

La scuola deve riappropriarsi della responsabilità del suo reale ruolo.


Lo scopo della nostra associazione è di dare voce ai nostri figli, i ragazzi, i giovani di oggi

che saranno gli adulti di domani, costretti a vivere in una realtà dove “sbagliato” è colui che

non si adegua al volere della massa, dove la libertà di scelta punisce chi non si allinea, dove

libero è colui che ha un pass che gli dice cosa può o non può fare.


Lo scopo della nostra associazione è quello di tutelare i diritti dei nostri ragazzi, quei diritti

sanciti dalla nostra stessa Costituzione che all'art. 11 cpv. 2 recita: “Hanno diritto a

particolare protezione della loro incolumità e del loro sviluppo” e ancora all'art. 7: “La dignità

della persona va rispettata e protetta”.


Per questo ad Aprile 2021, dopo innumerevoli lettere inviate agli organi competenti, rimaste

inascoltate, abbiamo presentato ricorso al TRAM contro la risoluzione 1730 del Consiglio di

Stato che prorogava nuovamente l'uso della mascherina nella scuola secondaria e nelle

scuole post obbligatorie. Alla risposta del CdS è seguita una nostra replica nel Settembre

2021 chiedendo che ci venissero fornite le basi scientifiche che giustificassero la nuova

decisione e ancora oggi stiamo aspettando la duplica del Consiglio di Stato che ha già

chiesto ben due proroghe.


Allora, e vado a concludere, oggi noi membri dell'associazione GenitorInformaTi, diciamo NO

alla discriminazione, NO alla perdita di tutte quelle libertà che, la storia ci insegna, una volta

cedute difficilmente vengono riconquistate. Quindi ci uniamo al coro dei NO alla legge

Covid il prossimo 28 novembre 2021.


GenitorInformaTi

Foto: Ti-press

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